Presentato giovedì 23 aprile a Palagiano nell’istituto “Sforza”, che insieme all’altra sede di Palagianello, al “Bellisario” di Ginosa, al “Perrone” di Castellaneta e al “Mondelli” di Massafra costituisce il nucleo dell’ambito di riferimento, questo progetto punta a rinforzare tolleranza, senso civico, legalità utilizzando una serie di attività didattiche e ricreative.

Il progetto “Obiettivo zero differenze”, predisposto dalla confraternita Misericordia di Palagiano, che lo ha cofinanziato integrando i fondi messi a disposizione dall’avviso “Giovani per il Sociale”, pubblicato nel novembre del 2012 dal Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, durerà un anno e coinvolgerà una trentina di ragazzi dai 20 ai 35 anni che in qualità di tutor, docenti, animatori, esperti offriranno ai ragazzi delle scuole prima citate la loro professionalità.

L’opportunità per i più grandi, quindi, sarà quella di potersi spendere in un’attività lavorativa in netta controtendenza rispetto alla perdurante crisi occupazionale del territorio, per i ragazzi più piccoli, invece, l’opportunità sarà rappresentata dal confronto con attività che, potenzialmente, potrebbero liberare creatività inespresse. In cosa si misureranno, però, i ragazzi? Durante la presentazione tenuta di fronte ad un nutrito gruppo di studenti degli istituti coinvolti, la progettista Lucia Lillo ha elencato tutte le attività che verranno svolte: stage, attività di laboratorio con esperti di teatro, street art, cinema, web tv, lavorazione della pasta fimo (grazie al supporto delle associazioni ViviCastellaneta e Aracnea di Castellaneta e Luce&Sale di Palagiano) tornei sportivi, eventi ispirati alla tolleranza e alla solidarietà, corsi di formazione fino all’insegnamento delle tecniche di primo soccorso.

C’erano Alfredo Cellamare e Anna Rita D’Ettorre, rispettivamente vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione di Castellaneta e il sindaco di Palagiano Antonio Tarasco, orgoglioso di ospitare nella sua città lo stare up di “Obiettivo zero differenze”: «Dobbiamo fare in modo che la nostra colpa – ha concluso riprendendo un concetto del dottor Balzanelli -, aver sottratto il futuro ai giovani lasciando loro in eredità uno Stato indebitato, non sia una strada irreversibile, non sia il motivo per il quale il talento, la creatività, le potenzialità dei nostri ragazzi rimangano opportunità inespresse. Facciamo in modo che questo progetto sia il primo passo di un percorso virtuoso».